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Una parola senza segreti: Successo.



Successo, un percorso tra falsi segreti e scomode verità.

Oggi mi spingo in un territorio ostico. Il terreno sotto i miei piedi è assai sdrucciolevole, ed il rischio di scivolare verso il precipizio della banalità è elevato.
Tuttavia, proprio per la mole considerevole di contenuti a riguardo che non apportano alcun valore a chi li legge, ho deciso di raccogliere alcune valutazioni personali sull'argomento, ma allo stesso tempo abbastanza oggettive.
Valutazioni, le mie, che non hanno alcuna pretesa di insegnarvi nulla ne di svelarvi i preziosi segreti che spesso vengono millantati da creatori digitali allo scopo di ottenere visualizzazioni o peggio denaro, ma piuttosto vorrei mettere in luce alcuni aspetti oggettivi, appunto, sui quali magari non ci soffermiamo a sufficienza o diamo per scontati.



Ma cos'è il successo ?

La definizione recita testualmente: 'esito positivo o favorevole, buona riuscita'.
Più in generale potremmo utilizzare la parola successo come concetto relativo ad un persona che ha raggiunto un buon risultato nella propria vita, e spesso lo evinciamo dalla posizione lavorativa e dalla bravura in una sua specifica competenza.
Senza dilungarmi troppo vi 'spoilero' subito come strettamente connesso al significato di successo troviamo il concetto di 'risultato'.
Quindi se il successo è il risultato di un percorso, non può esistere successo senza un cammino verso di esso, anche se questo cammino può subire variazioni.
Esistono tipi di successo incidentali che capitano quasi per caso, ma ad un'analisi più attenta possiamo vedere come arrivino sempre a seguito di una qualche preparazione.
Certo è che non può esistere alcun arrivo senza una partenza.

L'arrivo del successo

Tutto questo fin'ora detto è quello che capiremmo seguendo le semplici definizioni e i vari ragionamenti logici a riguardo. Purtroppo arriveremmo ad un primissimo errore di valutazione pensando ad un traguardo che possa avere una fine ben precisa.
Infatti per semplice conoscenza sappiamo bene che le persone di successo lavorano incessantemente ogni giorno per mantenere alto il loro rendimento.
Un calciatore non arriva al successo debuttando in seria A, ma da li si da vita ad un nuovo inizio, fatto di allenamenti costanti per mantenere alto il tenore della prestazione sportiva.
Un grande professionista non raggiunge i vertici lavorativi con la semplice abilitazione o con alcuni esiti favorevoli, ma deve costruirsi una reputazione nel tempo.
Qui un' altra parola che ci aiuta a definire il punto è sicuramente la costanza.
Quindi avremo un percorso che via via progredisce, allontanando sempre più la nostra zona di arrivo, un orizzonte sempre nuovo che richiede un impegno costante per essere raggiunto.
Anzi non c'è affatto un vero punto di arrivo. Si potrebbe addirittura dire che la persona di successo, è tale ancora prima di raggiungerlo. Perché sono impegno, costanza e reputazione quelli che lo definiscono ancora prima dei risultati ottenuti.

La mancanza del risultato, l' assuefazione e il migliorarsi

Ma quand'è che basta? Fino a quanto dovremmo alzare l'asticella? Siamo arrivati al nostro traguardo o possiamo dare di più?
E se è vero che rispetto al giorno prima ci sentiamo decisamente migliorati, è anche vero che il giorno seguente potremmo migliorare ancora.
Secondo me il nocciolo della questione sta proprio qui.
Il successo non regala risultati visibili nell'immediato, ed e proprio a questo punto che molti di noi dichiarano la resa.
Non è una condizione facilmente misurabile, anzi non lo è per nulla.
E per quanto possiamo impegnarci non spetta a noi il giudizio sul nostro operato.
Possiamo valutare il nostro impegno, aumentare le ore di studio o i minuti di corsa, sentirci arrivati, ma la vera soddisfazione arriverà quando saranno gli altri a definirci -di successo-.
Infine tutto questo ci porta a perderci in situazioni spesso poco valutabili e perdere di vista il nostro obiettivo.
Quindi oltre ad aver ben chiaro il nostro obiettivo, dobbiamo mantenere alta la nostra concentrazione.
Riassumendo abbiamo detto: Obiettivo, partenza, percorso, impegno, costanza, concentrazione.
Rassegnati, ci vorrà tempo. Non basterà un' ora o qualche giorno.

Preparare il tuo percorso con poco.

Se sei arrivato fin qui vuol dire che l' argomento ti interessa, e stai cercando seriamente una maniera per raggiungere il tuo successo.
Quindi hai già fissato dove arrivare.
Ma forse potrebbe mancarti un passaggio importante.
Semplifica il tuo traguardo. Chiediti perché vuoi raggiungerlo e quale sia la vera motivazione per la quale lo desideri. Facendo un'attenta analisi potresti mettere a fuoco ancora meglio dove vuoi arrivare e modificare di conseguenza il tuo percorso.
Non aspettati risultati in breve tempo. Però allo stesso modo per combattere la pigrizia potrebbe giovarti un piccolo -milestone- obiettivo intermedio. Fai una fotografia della tua situazione attuale.
Scrivi i dati attuali relativi al tuo percorso. Tutto è utile poni l'attenzione sui risultati che vuoi raggiungere e scrivi i valori delle stesse situazioni che hai attualmente.
Impegnati per un paio di settimane almeno, senza mai perdere la concertazione e ricordandoti che se non lo farai sarà solo perché in realtà non vuoi raggiungere quel risultato.
Confronta quella lista che fotografava il tuo periodo precedente con quella dopo due settimane di impegno.
Vedrai un leggero miglioramento e saprai di aver impegnato bene il tuo tempo, innescando un meccanismo di desiderio nel continuare a fare meglio; perché il percorso non regalerà risultati immediati, ma in questa maniera ne terrai traccia.
Una volta soddisfatto dei risultati ricomincia per altre due settimane. Fai una foto e riconfrontala. Ingannerai così il tuo cervello.
Concentrazione = no alla pigrizia.
Tranquillo tutti nascono pigri, siamo programmati per avere il massimo risultato con il minimo sforzo. Ma non cullarti di questo, infatti la concentrazione va allenata.
Ricalibra.
Metti a fuoco sempre il tuo obiettivo.
Come promesso non voglio dare alcun metodo, mi limito solo a evidenziare come sia utile spegnere ogni distrazione, magari ordinando le idee e fisicamente anche l'ambiente che ci circonda.
Un altro aspetto da considerare è quanto sia utile adeguarsi alle situazioni. Non avremo mai la perfezione intorno a noi, quindi meglio iniziare al meglio delle proprie possibilità.
Se ti distrai ricomincia. Piano piano imparerai a non distrarti.

Analizzare cosa sta dietro.

Un'ultima cosa su cui nessuno si sofferma abbastanza è quella di comprendere la costruzione di un progetto.
Quando vediamo un video su youtube dobbiamo imparare a capire cosa sta dietro. Non sono 10 minuti di girato.
Sembra tutto facile se non si analizzano i percorsi che stanno dietro, per questo quando ci scontriamo con l'effettiva difficoltà tendiamo a mollare. Perché non siamo pronti, perché eravamo convinti fosse più semplice.
Dobbiamo allenare il nostro spirito critico a comprendere lo sforzo che sta dietro ad un prodotto finito e le ore di impegno destinate a tutto.
Potreste leggere questo mio articolo in appena 5 minuti. Ma il tempo richiesto per la stesura è stato di parecchie ore.
E se fosse un video lo vedreste in 10 minuti ma fra montaggio scrittura e altro in tempo richiesto è assai maggiore.
Detto tutto questo, ricordatevi che le difficoltà che incontrerete le hanno incontrate tutti, e i più bravi le hanno anche sapute nascondere. Seppure tutti hanno un grado differente di concentrazione tutti sono in grado di esercitarlo.
E quindi non siete diversi, non siete un caso particolare, ma siete come tutti, spetta solo a voi arrivare al risultato desiderato.

A presto amici.



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